sabato 29 dicembre 2012

Presepe vivente 2012

 

Domenica 23 dicembre, le parrocchie di Paderno d’Adda e Robbiate, con le Pro Loco e i Gruppi Alpini dei due paesi hanno contribuito alla messa in scena di un presepe vivente, sceneggiato da Andrea Brambilla. Le scene del presepe sono state allestite a Paderno nel cortile del Municipio, nella vicina piazzetta e sul sagrato della parrocchiale, a Robbiate davanti alla Casa delle Associazioni e sul piazzale della chiesa. Freddo pungente, ma cuori caldi…

 

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giovedì 20 dicembre 2012

Auguri

 

I VALORI MORALI
DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI,
LA GRANDE FAMIGLIA

“Noi alpini... viviamo le vicende umane con amore del prossimo, del prossimo più debole e bisognoso (...): ci sentiamo uniti nella cordata della vita in pieno senso di umanità, pronti a tendere la mano al fratello in difficoltà. E lo sentiamo fratello non in senso retorico, ma perché ci riconosciamo nel Padre comune”.

da “Storia dell’Associazione Nazionale Alpini 1919-1992"

 

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Famiglia: chiesa domestica
al centro delle Chiesa universale

 

Con l’Incarnazione del Verbo
per bocca dell’arcangelo Gabriele,
la Vergine Maria,
immacolata sin dal suo concepimento,
è diventata santa Madre del Redentore.
Gesù, Figlio di Dio, si è fatto nostro fratello
e ha voluto raccoglierci in un’unica famiglia, la Chiesa,
rendendola testimone del suo Vangelo nel mondo.

 

Nella ricorrenza della nascita di Gesù,
che tutti sentono come momento
di armonia e di pace,
gli Alpini padernesi
formulano i migliori auguri
di un Lieto Natale e di un Nuovo Anno
colmo di ogni bene e serenità.

 

 

Paderno d’Adda, S. Natale 2012

giovedì 29 novembre 2012

Ciao, Luigi…

 

Luigi Airoldi, classe 1935, per anni alfiere del Gruppo e parte attiva grazie alle sue arti di muratore nella costruzione del Monumento-campanile e della Sede, è “andato avanti”.

Luigi Airoldi

Il Gruppo Alpini di Paderno d’Adda esprime il suo cordoglio alla moglie, alle figlie, al genero e al nipotino.

Ciao, Luigi…

lunedì 15 ottobre 2012

140° di fondazione delle Truppe Alpine

 

CASSANO D’ADDA

DOMENICA 28 OTTOBRE 2012

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P R O G R A M M A


ore 8,30 Via Cristo Risorto | piazzale Chiesa
inizio ammassamento alpini ed inquadramento di varie rappresentanze invitate.
Schieramento, ingresso Labaro e relativi onori.

ore 9,30 Chiesa Cristo Risorto
Santa Messa a suffragio di tutti gli Alpini “andati avanti” con la partecipazione del "CORO GRUPPO ALPINI DI MELZO".

ore 10,15 sfilata per le vie cittadine
Via Cristo Risorto, Via Leonardo da Vinci, Via Quintino di Vona, Via Vittorio Veneto, Piazza Garibaldi, Via Mazzini.

ore 10,30 Via Mazzini | cimitero
Il corteo resta inquadrato lungo la via mentre una delegazione effettuerà la deposizione di una corona di alloro al Monumento ai Caduti, alla tomba del Generale Perrucchetti e alla cappella della Famiglia Bazzi dove sono sepolti Giulio Bazzi, co-fondatore dell'A.N.A e Mario Bazzi, rifondatore del Gruppo di Cassano d’Adda.

ore 10,45 il corteo riprende la sfilata attraversando Via Leopardi, Via Dante, Via Manzoni verso Piazza Cavour
schieramento davanti al Monumento del Gen. Perrucchetti; onori al Labaro Nazionale,
alzabandiera, deposizione corona ed allocuzioni ufficiali e commiato.

ore 11,30 Termine celebrazioni
aperitivo e rinfresco alle rappresentanze presenti e intervenute; consegna agli alfieri del dono a ricordo della manifestazione.

ore 12,30 Pranzo ufficiale

 

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giovedì 4 ottobre 2012

Messa di suffragio

 

Il ricordo dei soci “andati avanti” è sempre vivo nel nostro cuore, ma, con l’avvicinarsi della ricorrenza della costituzione ufficiale del Gruppo Alpini, si manifesta con maggiore intensità, certificando l’immutato legame affettivo.

I vincoli di solidarietà spontanea e gli operosi rapporti di amicizia stretti fra gli aderenti alla grande famiglia alpina fanno rivivere nel presente le loro immagini e soprattutto i sentimenti del passato.

In suffragio di tutti i soci defunti verrà quindi celebrata una Santa Messa nella Chiesina degli Alpini

Mercoledì 10 ottobre alle ore 20.30

 

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mercoledì 19 settembre 2012

Piacenza 2013: manifesto e medaglia

 

Ecco i progetti scelti dall’A.N.A. per l’86a Adunata Nazionale di Piacenza 2013.

Il manifesto è stato ideato da Giulia Bertotti, della classe 5ª B del liceo artistico Cassinari di Piacenza.

 

La medaglia è stata elaborata da Manlio Scaffi di Bresso.

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sabato 15 settembre 2012

Nel 2014 a Pordenone

 

Il Consiglio Direttivo Nazionale ha deliberato: l’ 87a Adunata Nazionale del 2014 si svolgerà a Pordenone. Sconfitta al ballottaggio finale L’Aquila.

 

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lunedì 3 settembre 2012

Ciao, Nelson

 

da www.ana.it:

Un grande alpino, un amico, se n’è andato. Nelson Cenci è morto questa mattina, aveva 93 anni. Era nato a Rimini il 21 febbraio 1919. Partecipò giovanissimo alla guerra in Montenegro con la “Julia” e nel 1942 in Russia con la Tridentina come comandante di plotone della 55ª compagnia “Vestone”, dove venne gravemente ferito e si guadagnò sul campo una Medaglia d’Argento al Valor Militare.

Al termine della guerra riprese gli studi, si laureò in Medicina e Chirurgia specializzandosi in otorinolaringoiatria. Ricoprì incarichi come primario ospedaliero, docente all’Università di Varese, curando svariate pubblicazioni scientifiche.

Scrittore e poeta, ha pubblicato molti libri sulla sua esperienza in guerra e sulla naja alpina. L’amore per il cappello alpino lo ha portato nel cuore per tutta la vita, quando poteva era sempre con le penne nere, alle Adunate nazionali alle quali non mancava mai, agli incontri con le scuole dove i più giovani ascoltavano rapiti i suoi racconti.

Accoglieva tutti con il sorriso e parlava con semplicità e schiettezza. In un’intervista recente aveva detto: “Spesso mi soffermo a guardare la natura che ci circonda, e al suo cospetto penso che gli uomini siano una presenza effimera. La vita in fondo è così breve. Quando uno scompare, dopo poco nessuno più lo ricorda. Questo mi porta molta malinconia. A volte penso che – dei miei colleghi all’ospedale – sono l’unico rimasto. (…) Chi è che ci ricorda? Chi ricorda il passato, adesso?”.

 

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Il Gruppo di Paderno d’Adda, che lo ha avuto ospite più volte in occasione della “Storia narrata dai protagonisti” esprime il suo cordoglio. Ora Nelson, nel Paradiso di Cantore, ritroverà i mai dimenticati “fratelli” rimasti sui campi della Russia, cui ha dedicato più di una poesia.

 

FRATELLI MIEI

Scendeste, Fratelli, dalle Vostre
montagne di verità e di ghiaccio,
dai boschi, dalle riarse pietraie,
dai Vostri azzurri cieli lontani.
Ma ora un manto di neve copre
il Vostro sonno
e persi si sono gli sterminati
orizzonti di sole.
Ora il vento della steppa
accompagna il Vostro viaggio
e dimenticate voci si alzano
dal soffice silenzio della notte.

O tu Padre che chino ascoltasti
la flebile voce dei moribondi,
che confortasti la loro solitudine
hai udito
questo addolorato suono di campana
che segna la sera?

Destatevi Fratelli e torni la vita
su queste abbandonate croci.
Anche se i giovani sogni
si sono perduti
io Vi cercherò, soldati ignoti:
Vi cercherò nella polvere del tempo,
nei detriti del passato,
nelle dimenticate storie
e racconterò alla notte
la mia tristezza senza più lacrime.

NELSON CENCI, “Quando scende la sera”

martedì 10 luglio 2012

9° Raduno della Bassa Brianza

 

“Nel 90° di fondazione della Sezione di Lecco”

Domenica 22 luglio 2012

AIRUNO

 

PROGRAMMA

  •   9.00 Ritrovo dei partecipanti all’Oratorio
  •   9.15 Alzabandiera
  •   9.30 Sfilata per le vie del paese fino al monumento ai Caduti
  •           Onore ai Caduti
  • 11.00 Santa Messa al campo dell’Oratorio, accompagnata dal Coro Stelutis
  • 12.30 Rancio Alpino

 

Presenzierà il Corpo Musicale di Airuno

 

venerdì 6 luglio 2012

Libro Verde 2011

 

L’Associazione Nazionale Alpini ha pubblicato il Libro Verde della Solidarietà 2011. Così viene presentato: “L'Associazione Nazionale Alpini ha 81 sezioni in Italia e 36 all'estero e oltre 4mila gruppi. Sezioni e gruppi si adoperano nel corso dell’anno per aiutare il prossimo, sulla spinta del motto "Onorare i morti aiutando i vivi". Ecco dunque gli alpini divenire in cento e cento paesi punto di riferimento per l'emergenza, dare vita a iniziative di solidarietà e di protezione civile, accorrere in occasione di grandi e piccole calamità, partecipare a manifestazioni pubbliche, raccogliere fondi da destinare a istituti o enti di assistenza e istituzioni locali, concorrere alla raccolta di generi alimentari di prima necessità indetta dal Banco Alimentare e assistere opere missionarie in ogni parte del mondo. Da un decennio a questa parte tutto questo fiume di generosità confluisce in un libro, il Libro Verde della Solidarietà. È un rendiconto approssimato... per difetto: perché gli alpini sono restii a dire ciò che fanno di bene, quindi non sempre registrano e comunicano il frutto del loro lavoro.
Nonostante queste reticenze il risultato è grandioso!”

Nel nostro piccolo, ci siamo anche noi: il Gruppo Alpini di Paderno d’Adda ha donato alla collettività 2535 ore e una somma di 1.114,00 euro.

 

martedì 29 maggio 2012

Per i terremotati dell’Emilia

 

Sottoscrizione dell’Associazione Nazionale Alpini per l'Emilia terremotata:

conto corrente n. 0000 0000 9411
presso BANCO DI BRESCIA – Ag. 2 Milano
intestato a FONDAZIONE A.N.A. ONLUS – Terremoto Emilia Romagna
Via Marsala 9 - 20121 Milano
IBAN IT71 L035 0001 6320 0000 0009 411

 

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sabato 26 maggio 2012

Il Nucleo di PC ANA alla Scuola Primaria di Paderno

 

Il Nucleo di Protezione civile dell’A.N.A. di Lecco, visto il successo dell’anno scorso alla Scuola dell’Infanzia di Paderno d’Adda, con il supporto di alcuni alpini della locale Unità,  ha voluto presentare le sue attività anche alla Scuola Primaria di Via Gandhi.

La mattina di venerdì 25 maggio sul grande prato all’esterno della scuola, il gruppo guidato da Ivan Piazza – i cinofili Francesco con Nikita e Buran, Marialuisa con Benny, Marco con Maya e Valter – ha illustrato le molteplici attività di soccorso che il Nucleo è preparato a svolgere, dall’antincendio boschivo alla prevenzione, dalla ricerca all’intervento con i cani.

 

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lunedì 14 maggio 2012

Bolzano 2012

 

E anche l’85a Adunata Nazionale è finita nell’album dei ricordi. Una festa di tricolori e di calorosa partecipazione ha smentito i timori della vigilia.

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FOTOGRAFIA © ANA.IT                  

 

Gli alpini padernesi, anche quest’anno, hanno partecipato con un numeroso drappello: due delle file di nove che hanno sfilato per ore nel capoluogo altoatesino avevano infatti la maglietta verde con lo stemma dell’A.N.A. e la dicitura “Bassa Brianza – Gruppo di Paderno d’Adda”. C’erano inoltre il gagliardetto e il sindaco, con rigoroso cappello alpino.

 

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sabato 28 aprile 2012

Tre grandi Reduci a Paderno d’Adda

 

Ancora una volta “La storia narrata dai protagonisti”, svoltasi venerdì 27 aprile, ha saputo offrire emozioni a quanti hanno gremito il Salone dell’Oratorio di Paderno d’Adda per la quinta edizione della manifestazione. E non poteva essere altrimenti, visti i nomi dei relatori: tre grandi Reduci, tutti decorati con medaglia d’argento o di bronzo al valore militare, un Consigliere Nazionale, l’ex direttore dell’Alpino, il coordinatore del progetto DNA Alpino, il presidente sezionale. A intervallare gli interventi le voci del Coro Stelutis di Brivio, facente parte dell’A.N.A. di Lecco.

Tre Reduci, dunque, che non è facile vedere tutti insieme di questi tempi, a caratterizzare la straordinarietà di questo evento:

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Nelson Cenci, 93 anni, il “tenente Cenci” di Mario Rigoni Stern, ha puntato l’attenzione sulla necessità di ricordare, di non lasciare andare smarriti i dolorosi ricordi di quanti tornarono dalla guerra e si sono trovati a vivere anche per coloro che rimasero là, in Russia, in, Jugoslavia, in Grecia, in Albania.

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Carlo Vicentini, cui la serata era dedicata, è giunto appositamente da Roma per parlare di Noi soli vivi, il libro nel quale ha raccontato della terribile prigionia in mano sovietica dal 1943 al 1946. Con una verve inattesa in un uomo di quasi 95 anni, ha saputo avvincere l’uditorio narrando di quei fatti così lontani, ma da non dimenticare, come scrisse anche nell’opera: “Questo piccolo patrimonio di esperienze, che fu vissuto da migliaia di italiani ma che purtroppo può essere raccontato solo da pochissimi non vorrei che andasse perduto”. Così ha detto di quei viaggi di trasferimento estenuanti da un campo all’altro, della crudeltà dei soldati russi, degli allucinanti spostamenti in treno, stipati come sardine, del pane di miglio malcotto che con poche aringhe era la razione base, quando c’era, di come sono morti i suoi alpini.

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Il generale Luigi Morena, anch’egli prossimo ai 95 anni, ha parlato anche della guerra di Liberazione e della battaglia di Monte Marrone, combattuta dagli alpini nel nuovo esercito monarchico, fondamentale per l’avanzata degli Alleati. Ha poi chiuso la serata recitando una Preghiera dell’Alpino da brividi.

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Con loro un pezzo importante dell’Associazione Nazionale Alpini, l’amico Cesare Lavizzari, presente a tutte le serate della “Storia narrata dai protagonisti”: ha rimarcato l’importanza della memoria, l’inutilità delle divisioni e l’inconcepibile ostracismo con cui i Reduci fin quasi agli Anni ‘70 dovettero fare i conti. Per opportunismo politico non si poteva parlare di loro, del fatto che in un paese come l’Unione Sovietica i prigionieri venissero trattati in modo così disumano – soltanto il 14 % di essi tornò a casa.

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Anche il generale Cesare Di Dato, che è stato direttore del mensile L’Alpino, ha insistito sulla disumanità dello stalinismo, tanto che gli ultimi 28 prigionieri italiani in Russia furono rilasciati soltanto nel 1954, alla morte del tiranno.

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Aldo Maero, redattore del periodico della sezione di Como Baradèll, ha focalizzato l’attenzione sulla grandezza di tre personaggi di tale calibro e sul fatto che sarebbe importante fare propri i loro valori. Ha voluto anche ricordare un divertente aneddoto su Vicentini, che in occasione del 90° della Sezione di Como, svoltosi sotto una pioggia battente, avrebbe preferito sfilare con gli alpini piuttosto che sulla camionetta dei reduci, al riparo.

Il nostro presidente sezionale, Luca Ripamonti, si è detto fiero di ospitare Vicentini, Cenci e Morena: un “regalo” che impreziosisce il 90° anniversario della Sezione di Lecco, ancora in corso. Un evento che tiene viva la memoria di coloro che – sono parole di Carlo Vicentini - «chiusero malamente la loro giovinezza in una terra e per una causa che non era la loro».

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FOTOGRAFIE © DANIELE RIVA

lunedì 16 aprile 2012

La marcia per il 90°sezionale

 

Il dolce sole dell’alba di aprile che si levava dietro il ponte di ferro ha accolto i partecipanti alla marcia indetta dal Gruppo di Paderno d’Adda per celebrare il 90° anniversario della Sezione di Lecco. Erano le 7.30 quando l’alzabandiera ha sancito l’inizio della manifestazione, ideata dai giovani con l’intento di commemorare il sacrificio dei Caduti con la cerimonia della resa degli onori e la deposizione di una ciotola di fiori davanti ai monumenti dei paesi attraversati lungo il tragitto verso il capoluogo di provincia.

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PADERNO D’ADDA

 

A Paderno d’Adda dunque il via, con la benedizione di don Antonio Caldirola, responsabile della comunità pastorale “Beata Vergine Maria Addolorata” e il suono delle trombe a intonare per la prima volta nella giornata il Silenzio. I marciatori, con in testa la bandiera italiana e i gagliardetti dei gruppi della Bassa Brianza, hanno intrapreso il primo degli oltre ventitré chilometri raggiungendo Robbiate e poi Imbersago attraverso i saliscendi della strada costeggiata dai verdi boschi di primavera.

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ROBBIATE

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IMBERSAGO

Dopo Arlate e la sua chiesa romanica dei Santi Gottardo e Colombano, la colonna, ingrossatasi ad ogni sosta di nuovi elementi, ha deviato dalla via principale per costeggiare l’Adda in un paesaggio bello da mozzare il fiato fino a Brivio. Da lì, con l’apprezzato ausilio della Polizia Locale, il serpentone verde – tutti con il k-way impermeabile con il logo dell’Associazione Nazionale Alpini – è arrivato ad Airuno e poi ha nuovamente ceduto al “brivido” del fuoristrada percorrendo un breve tratto dell’alzaia dell’Adda lungo le Fornasette. La meta successiva, Capiate, era particolarmente attesa perché lì, nella sede del Gruppo Alpini di Olginate, il programma prevedeva la sosta di circa mezzora per il pranzo: le piramidi di panini preparate dagli alpini olginatesi sono sparite in pochi minuti, annaffiate da bottigliette d’acque minerale e da qualche bicchiere di vino.

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ARLATE

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LUNGO L’ADDA

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BRIVIO

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AIRUNO

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OLGINATE

 

Giunto il momento di ripartire, in molti scrutavano il cielo dove minacciose nuvole cariche d’acqua vagavano sopra Lecco. E infatti l’ospite non gradita, la pioggia, ha voluto anch’essa prendere parte alla marcia del 90°, battente a Garlate, solo fastidiosa a Pescate e poi intermittente a Lecco.

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GARLATE

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PESCATE

 

Ma ormai la marcia era quasi a destinazione: annunciata da canti alpini e dal tricolore, già faceva ingresso in città dal secondo ponte, per schierarsi davanti alla chiesa della Vittoria con due striscioni a ricordare le motivazioni non solo della marcia ma anche del monumento di Paderno d’Adda, suo punto di partenza, dedicato ai Caduti di tutte le guerre e di tutti i campi di battaglia e dei campi di concentramento. Proprio per questo le 15 bandiere del monumento sono state portate nella sfilata, che ha raggiunto a Piazza Garibaldi la Fanfara Brigata Alpina Orobica Congedati, il resto degli alpini lecchesi, il Consiglio Direttivo sezionale e le autorità, proseguendo, dopo il concerto della fanfara in Piazza Cermenati, per il monumento ai Caduti sul lungolago.

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L’ARRIVO A LECCO

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LE 15 BANDIERE

Era il rompete le righe per i marciatori che, stanchi ma orgogliosi per aver portato a termine l’impresa, bis di quella memorabile organizzata nel maggio 2010 in occasione dell’Adunata Nazionale di Bergamo, raggiungevano i pullman per rientrare ai loro paesi. Pioveva, ma ormai non importava più…