venerdì 25 aprile 2014

Il 25 aprile a Paderno d’Adda

 

Si è svolta la cerimonia del 25 aprile, con una Santa Messa celebrata alla Chiesina di Santa Elisabetta e deposizioni di omaggi floreali e corone al monumento degli Alpini, al monumento dei Caduti e al cippo del cimitero.

Pur nel rispetto del significato della Liberazione, il Gruppo Alpini ha voluto rimarcare la differenza di trattamento tra questi Caduti e quelli della Prima Guerra Mondiale, negli ultimi due anni ignorati dall’Amministrazione Comunale di Paderno d’Adda in occasione del 4 novembre.

Questo il discorso tenuto dal Capo Gruppo:

Lo statuto dell’Associazione Nazionale Alpini annovera tra i suoi scopi quello di “tenere vive e tramandare le tradizioni degli Alpini, difenderne le caratteristiche, illustrarne le glorie e le gesta”: è per questo che ogni sera le campane del monumento intonano il Silenzio per ricordare i Caduti di ogni nazionalità. Ed è per questo che tra le pietre incastonate nel monumento ci sono quelle di Monte Marrone e della valle dell’Idice, campi di battaglia della Seconda Guerra Mondiale dopo l’8 settembre. Ed è per questo dunque che siamo qui oggi per onorare quanti portarono alla Liberazione dell’Italia. Perché, come già mi sono trovato a dire in occasione della cerimonia dello scorso 4 novembre, organizzata autonomamente dal Gruppo Alpini, noi “non dimentichiamo”.

Ricordare il passato significa riconoscerne gli errori per non doverli più ripetere, perciò auspichiamo che quest’anno la nuova giunta – quale essa sia – in occasione del 4 novembre si ricordi anche dei Caduti della Prima Guerra Mondiale – 650.000 soldati e 590.000 civili, anch’essi figli dell’Italia, come i 40.000 partigiani e militari e i 10.000 civili che diedero la vita per la Liberazione. Senza distinzione alcuna, perché, come scrisse Cesare Pavese: “Ogni guerra è una guerra civile: ogni caduto somiglia a chi resta, e gliene chiede ragione”.

Viva l’Italia!

 

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